Last updated on Aprile 15th, 2013 at 09:45 am
La Direzione investigativa antimafia (Dia) di Trapani ha sequestrato beni riconducibili a Leonardo Ippolito, 57 anni, ritenuto uomo d’onore della famiglia mafiosa di Castelvetrano e tra i favoreggiatori della latitanza del capomafia Matteo Messina Denaro.
Tra i beni finiti sotto sequestro figurano un compendio aziendale di una ditta individuale, fabbricati, terreni, autovetture e un’imbarcazione da diporto. Il valore del patrimonio sequestrato è di 5 milioni di euro.
Ippolito sarebbe «elemento organico della famiglia mafiosa di Castelvetrano», queste sono le dichiarazioni del colonnello Giuseppe D’Agata, capocentro della Dia Palermo.
Dalle indiscrezioni degli inquirenti Ippolito sarebbe stato un “messaggero” per le informazioni con Cosa nostra e la sua officina sarebbe stato punto d’incontro per i mafiosi.
Solo pochi mesi fa (settembre) vi era stato un altro maxi sequestro ad un imprenditore vicino al boss superlatitante Matteo Messina Denaro. In quell’operazione denominata “Araknos”, dalla Divisione Anticrimine della Questura e dal Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza, all’imprenditore Vito Tarantolo erano stati sequestrati beni per 25 mln di euro.
La primula rossa perde ancora fiancheggiatori.
Alfonso Fiumarella