Last updated on Ottobre 2nd, 2012 at 10:11 am
E’ stato necessario l’intervento di carabinieri e poliziotti mercoledì sera nell’area di emergenza dell’ospedale «Vittorio Emanuele II» per sedare gli animi di due nuclei familiari castelvetranesi, imparentati tra loro, i quali dopo essersi casualmente trovati nello stesso posto, dando sfogo a quanto pare a vecchie ruggini, hanno provocato caos e non poca paura tra quanti attendevano d’essere visitati dai medici di turno.
Erano all’incirca le 19,30 quando una telefonata ha avvertito gli operatori delle sale operative del Commissariato di Pubblica Sicurezza e della Compagnia dei militari dell’Arma che al Pronto soccorso c’era in atto una accesissima lite fra alcune persone che peraltro stava provocando parecchia paura tra quanti aspettavano d’essere chiamati per essere sottoposti a una visita e alle consequenziali cure del caso. Anche i componenti delle due famiglie, in tutto sette, si trovavano nella sala d’attesa. Ciascuno aveva un proprio ammalato da fare visitare ai sanitari di turno. Da una prima ricostruzione dell’accaduto sembra che nel bel mezzo di una discussione, con la quale le due famiglie si stavano intrattenendo, siano cominciate a volare accuse reciproche che avrebbero dato sfogo a dissapori di vecchia data. Una parola ha tirato l’altra e ben presto dagli attacchi verbali sarebbero giunti a quelli materiali cominciando a mettersi reciprocamente le mani addosso e a colpirsi anche con pugni.
Quando sul posto sono sopraggiunte due pattuglie di carabinieri e un’altra pattuglia di poliziotti le persone che litigavano si erano leggermente già calmate. Agli operatori delle forze dell’ordine, che hanno dovuto anche riportarli alla ragione, non è rimasto altro da fare che identificare coloro che sono rimasti coinvolti nel violento litigio. Poi agenti e militari si sono fermati al Pronto Soccorso finchè i medici non hanno concluso le visite a rispettivi familiari delle persone che avevano litigato e che necessitavano di cure. Anche coloro che sono rimasti coinvolti nel litigio alla fine si sono fatte refertare per le lesioni riportate durante il corpo a corpo che hanno avuto e che sono state giudicate guaribili in pochi giorni.
Denunce da parte di Polizia e Carabinieri non ne sono scattate. Questa è, infatti, una di quelle circostanze in cui si procede soltanto dietro presentazione di querela di parte che i componenti dei due nuclei familiari si sono vicendevolmente promessa di avanzare.
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