E’ stato varato lo schema di decreto ministeriale che permetterà incentivi per l’energia termica e l’efficienza energetica. Il nuovo provvedimento del ministero dello Sviluppo economico, di concerto con quello dell’Economia, prevede un incentivo che coprirà mediamente il 40% dell’investimento per installare nuovi impianti rinnovabili. L’incentivo verrà erogato in due anni (cinque per gli interventi più onerosi).
Di seguito tutte le novità del provvedimento:
Aggiornamento periodico
Le misure di incentivazione previste dallo schema di decreto ministeriale sono sottoposte a un aggiornamento periodico da parte di tre ministeri: Sviluppo economico, Ambiente e – per le materie di sue competenza – quello delle Politiche agricole e commerciali.
Consip. Nuovi standard contrattuali
Entro 120 giorni dall’entrata in vigore din questo decreto, Consip elabora nuovi standard contrattuali tra le amministrazioni pubbliche, i fornitori di servizi energetici e gli enti finanziatori. Il tutto ha lo scopo di facilitare l’accesso agli incventivi per l’efficienza energetica e la produzione di calore da finti rinnovabili.
Destinatari: le amministrazioni pubbliche
Sono ammessi agli incentivi le amministrazioni pubbliche e i privati. Nel primo caso, sono incentivabili gli interventi destinati ad aumentare il livello di efficienza energetica in edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari di qualsiasi categoria catastale, dotati perà di un impianto di climatizzazione. Tra gli interventi coperti dall’incentivo, l’isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato o la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con quelli che utilizzano generatori di calore a condensazione. Le Pa possono ricorrere al finanziamento tramite terzi o mediante un contratto di rendimento energetivo/servizio energia.
Destinatari: i privati
Possono essere oggetto di incentivo alcuni interventi di piccole dimensioni che sono finalizzati alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza e che sono effettuati da privati (persone fisiche, condomini e titolari di reddito di impresa). È il caso, ad esempio, della sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore o, ancora, di impianti di climatizzazione invernale con altri che tutilizzano pompe di calore elettriche o a gas, anche geotermiche.
Documenti richiesti dal Gse per la domanda
Attraverso la scheda domanda il soggetto responsabile dà informazioni su alcuni documenti che potranno essere richiesti dal Gse, anche in formato cartaceo. Si tratta dell’attestato di certificazione energetica, delle schede tecniche dei componenti e delle apparecchiature installate, della asseverazione di un tecnico abilitato che attesti l’appropriato dimensionamento del gebneratore di calore. Potrebbero essere richieste dal Gse anche le fatture che attestano le spese sostenute per l’intervento oggetto di incentivi, la diagnosi energetica (se prevista), il certificato rilasciato dal produttore che attesta il rispetto dei livelli di emissione in atmosfera.
Durata dell’incentivo
La durata dell’incentivo varia dai due ai cinque anni. Dipende dalla tipologia di intervento e dal soggetto ammesso (amministrazioni pubbliche o privati). In generale, lo schema di decreto ministeriale perevede che l’incentivo venga erogato in cinque anni quando l’intervento è più costoso: è il caso, ad esempio dell’isolamento termico da parte della Pa di superfici opache che delimitano il volume climatizzato o, per un privato, dell’installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling, con superficie solare lorda superiore a 50 metri quadrati e inferiore o uguale a 700 metri quadrati. Per quanto riguarda i casi in cui l’incentivo viene erogato in due anni, c’è la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti che utilizzano pompe di calore elettriche o a gas, anche geotermiche con potenza termica utile nominale inferiore o uguale a 35kW. E ciò vale sia nel caso in cui l’operazione venga promossa da una Pa, sia da un privato.
Elenco fornitori sul sito del Gse
Per facilitare l’accesso delle amministrazioni pubbliche all’incentivo il Gse entro 90 giorni dall’entrata in vigore del provvedimento, pubblica sul suo sito un elenco di fornitori di servizi energetici che sono interessati alla realizzazione e al finanziamento degli interventi oggetto di incentivo. L’iscrizione a questo elenco, che viene aggiornato su base trimestrale, è volontaria e aperta, ma chi si iscrive deve fornire tutte le informazioni necessarie al Gse, che le pubblica.
Procedura per accedere agli incentivi: la scheda domanda
Per accedere agli incentivi previsti da questo schema di decreto occorre fare domanda al Gse attraverso la scheda – domanda: è il modello informatico di scheda anagrafica che caratterizza tecnicamente gli interventi realizzati, gli edifici e i soggetti coinvolti. La scheda è nel sito del Gse.
Procedura per accedere agli incentivi: i tempi della richiesta
La domanda va presentata entro 60 giorni da quando è stato effettuato l’intervento o da quando lo stesso è stato ultimato, ovvero entro i 60 giorni successivi alla data in cui è resa disponibile sul sito del Gse la scheda domanda (si veda la voce precedente). Se questi tempi non vengono rispettati, gli interventi non possono accedere agli incentivi. Le amministrazioni pubbliche possono presentare la domanda al Gse, sempre mediante la scheda – domanda, già all’atto della definizione del contratto con chi esegue l’intervento o con il fornitore di servizi energetici o della convenzione con Consip. In questo caso, la Pa deve allegare al contratto una copia del contratto (va indicata la data vincolante di avvio e quella di termine dei lavori). In generale, la domanda deve indicare in maniera chiara il tipo di intervento effettuato e la spesa totale ammissibile messa a consuntivo per la realizzazione dell’intervento (deve esserci la firma del soggetto responsabile accompagnata, se richiesto, dalla copia di un documento di identità).
Spese ammissibili: alcuni esempi
Tra le spese effettuate che possono essere coperte dall’incentivo ci sono, ad esempio, la fornitura e la posa in opera di tutte le apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche, delle opere idrauliche e murarie che servono per sostituire – a regola d’arte – impianti di climatizzazione invernale o di produzione di acqua calda. Tra gli interventi ammessi, anche quelli sulla rete di distribuzione, nonché tutti i sistemi di captazione per impianti che utiilizzano lo scambio termico con il sottosuolo. Tra le spese ammissibili rientrano anche le prestazioni professionali per la realizzazione di impianti che producono acqua calda (anche se non destinata, con la tecnologia solar cooling, alla climatizzazione estiva) e peer gli interventi che comportano la riduzione dell’irraggiamento solare negli ambienti interni nel periodo estivo. Sono altresì incentivate le diagnosi energetiche e l’attestazione della certificazione eneregetica degli incentivi.
Tratto da Ilsole24ore
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