In un articolo del 19 dicembre 2011, su inFORMA MENFIs, dal titolo “Un po’ di chiarezza sul PEAC” il Consigliere Comunale Silvio Sbrigata (ex Assessore al ramo) aveva indicato l’iter procedurale per far si che il Comune di Menfi poteva vantarsi di avere, a tutti gli effetti un PEAC.
Un iter fatto da 8 passaggi e con precisione:
- Redazione delle direttive date dall’amministrazione al Tecnico incaricato;
- Approvazione delle stesse (con eventuali modifiche) in Consiglio Comunale;
- Redazione del Piano da parte del Tecnico incaricato;
- Approvazione delle stesso (con eventuali modifiche) in Consiglio Comunale;
- Pubblicazione per 30 gg sull’Albo Pretorio del Comune per eventuali ricorsi e/o opposizioni;
- Eventuali controdeduzioni da parte del Tecnico incaricato;
- Approvazione finale da parte del Consiglio Comunale;
- Invio del P.E.A.C. definitivo agli organi competenti.
Il 17 gennaio del 2012, in un consiglio comunale scoppiettante (vedi articolo “Dalla querela ai fatti: Menfi avrà un PEAC”) dopo tanti mesi e 2 assemblee che avevano visto una grande partecipazione cittadina, vennero approvati gli indirizzi per la redazione del Piano Energetico Ambientale del Comune di Menfi.
Oltre agli indirizzi dell’amministrazione e quelli dei Capo Gruppo, importantissimo era stato l’apporto delle associazioni e del PD di Menfi.
Quanto prodotto serviva a protegger maggiormente Menfi da possibili speculazioni e definire un documento meno attaccabile di una semplice delibera votata all’unanimità dal Consiglio Comunale l’8 settembre 2011.
Delibera dove si ammetteva che a Menfi si potevano autorizzare solo quegli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili che non avevano come obbiettivo l’autoconsumo, con le caratteristiche dello scambio sul posto nei limiti delle dimensioni del piccolo impianto.
Quindi, dopo vari tira e molla e numerose assemblee dove le associazioni e i liberi cittadini si sono fatti sentire, dopo aver bocciato:
- il progetto del Grande Parco Eolico (che poi è stato spostato a Sambuca, a confine con Menfi);
- il progetto di un termovalizzatore di biomasse da 15 MW in contrada genovese (a ridosso dei pozzi d’acqua di Menfi) ritenuto sovradimensionato rispetto alla quantità di biomasse naturali recuperabili nel territorio menfitano;
- il progetto di un Mega Parco Eolico e le 50 torri della Fri-el Mapi SRL;
- il progetto di realizzazione dell’impianto alimentato da biomasse delle Cantine Settesoli di 1 MW.
Siamo giunti ad oggi 4 novembre 2012 al 3° punto dell’iter procedimentale perché la città di Menfi possa avere un PEAC, dal 17 gennaio al 4 novembre sono passati quasi 10 mesi e non si hanno più notizie.
3 domande cercano 3 risposte
- Il competente Ing. Alessandro Abruzzo (tecnico incaricato dal Comune di Menfi per la redazione del Peac) a che punto è?
- Questo terzo punto dell’iter per il Peac quando si supererà?
- Come mai questa tempistica?