Il governo si costituirà parte civile all’udienza preliminare nel procedimento sulla trattativa Stato-mafia che si aprirà lunedì prossimo.
Il Consiglio dei Ministri, dopo giorni di polemiche e un’interrogazione parlamentare presentata dal leader dell’Idv Antonio Di Pietro, ha deciso.
“Può essere un segnale importante – commenta il pm Nino Di Matteo – di effettiva attenzione alla ricerca della verità su cosa accadde in uno dei periodi più oscuri della nostra storia recente”. Il pm Di Matteo è uno dei titolari dell’inchiesta sul patto che pezzi dello Stato avrebbero stretto con Cosa Nostra negli anni delle stragi mafiose del ‘92 e del ‘93.
Venerdì, intanto, è stata presentata istanza di ricusazione del gup da parte del legale di uno degli imputati, l’ex carabiniere del Ros Giuseppe De Donno. Secondo l’avvocato, il giudice sarebbe incompatibile in quanto avrebbe «anticipato una valutazione» sulla vicenda nel suo libro «Attentato alla giustizia».
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