Nonostante il Covid, nel 2021 il 55% degli italiani andrà in vacanza: di questi, più del 67% sceglierà località italiane. È quanto emerge dai risultati resi noti nel webinar di presentazione del terzo focus relativo all’impatto del Covid-19 sull’economia del territorio, elaborato dal Centro studi Sintesi per la Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (Cna) di Lombardia e Veneto.
Come accaduto l’anno scorso, si legge nell’analisi, nel 2021 i flussi turistici si concentreranno nei mesi estivi. Nell’anno della pandemia e degli spostamenti brevi, il ricorso all’auto per i viaggi è passato dal 57% al 74%. Il Covid ha dimezzato il ricorso alle agenzie: nel 2020 il 74% delle prenotazioni sono state fatte direttamente.
Il passaggio ad un turismo “orientato al valore” è fondamentale per la sopravvivenza, poiché le forme di turismo che si concentrano sull’incremento del numero di visitatori sono destinate a “zoppi – care” dopo la pandemia. Con la graduale ripresa del turismo, vi sarà una crescente domanda di attività turistiche all’aria aperta e basate sulla natura; saranno privilegiate le esperienze di “viaggi lenti”, che stanno guadagnando un interesse sempre maggiore.
Riscoprire il turismo a chilometro zero il volano che può far ripartire il comparto.
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