La 13esima Commissione Permanente del Senato, di cui è presidente il senatore Giuseppe Marinello, ha approvato la risoluzione sulla ricostruzione del Belice, in particolare agli aspetti ambientali e dell’assetto del territorio.
La Commissione Ambiente del Senato ha approvato una risoluzione che impegna il governo a chiudere una volta e per tutte la questione Belice.
Una ferita ancora aperta, uno scandalo per alcuni considerato che sono passati quasi 50 anni dal sisma che ha devastato questa zona della Sicilia. La risoluzione rappresenta il momento conclusivo dell’indagine conoscitiva e del sopralluogo effettuato nei mesi scorsi dalla commissione presieduta dal parlamentare saccense Giuseppe Marinello.
Al governo Renzi viene chiesto un piano di interventi per la messa in sicurezza dei territori del Belice ad alto rischio sismico, con riferimento al pericolo di crolli dei vecchi ruderi già acquisiti al patrimonio comunale con l’individuazione di specifici finanziamenti in grado di recuperare gli immobili di particolare pregio storico-artistico-monumentale. E poi, ovviamente di chiudere definitivamente il capitolo della ricostruzione degli edifici pubblici e privati ed attuare un programma di bonifiche ambientali per lo smaltimento dell’amianto e dell’eternit delle baracche ancora presenti. La risoluzione della commissione ambiente del Senato pone l’accento anche sull’esigenza di prevedere un piano mirato alla messa in sicurezza di quei territori a forte rischio idrogeologico e realizzare una mappatura delle situazioni di emergenza ambientale generate dalle conseguenze del terremoro e dalle fasi di ricostruzione.
Ma, come spesso è successo in questi anni, è la questione degli ulteriori fondi da destinare al Belice ad alimentare le polemiche, anche all’interno della stessa commissione Ambiente del Senato. Si sono astenuti i rappresentanti della Lega Nord, Forza Italia-pdl e del Movimento 5 Stelle e la stessa senatrice Puppato del Pd, partito che pure ha votato la risoluzione, ha dichiarato che occorre evitare di ingenerare ulteriori aspettative nelle comunità del Belice. Il problema è economico, sta in quei 180 milioni per l’edilizia privata e 200 milioni per quella pubblica che, secondo il coordinatore dei sindaci della Valle del Belice Catania, sono ancora necessari per chiudere questo capitolo.
Nella risoluzione approvata, ha dichiarato il senatore Giuseppe Marinello, non vi è nulla di nuovo rispetto a quanto non sia stato già da anni quantificato e stabilito di stanziare per i comuni terremotati del Belice. Sarebbe invece interessante, ha concluso il parlamentare Ncd, quantificare le somme che sono state stanziate negli ultimi 50 anni nelle diverse zone dell’Italia colpite da eventi sismici perchè da tale confronto emergerebbero evidenze contrastanti con il luogo comune in base al quale le risorse destinate al Meridione sono state uguali o superiori a quelle di cui ha beneficiato il Nord del paese in simili e dolorosi frangenti.
Sicilia Notizie Cronaca Attualità News Politica Economia Lavoro Enogastronomia Sport Viaggi