Il progetto TERRA si innesta con forte partecipazione all’idea di questa edizione di Inycon, quella dell’uomo come archetipo bifronte tra bene e male, tecnica e natura, velocità tecnologica e lentezza interiore, società e individuo, macchina e anima.
Tante volte la tecnologia schematizza l’esistenza dell’uomo, la rende asettica, è rischiosa, ma la presa di coscienza da parte dell’uomo che si rende conto di essere autore di tutte le cose, di quelle cose che migliorano la sua esistenza, con grande controllo imperativo, rappresenta l’evoluzione in adorazione di quello che potrebbe anche definirsi un ritorno all’origine, alla Terra Madre, consapevole di una forza antica, per muovere i passi di una coscienza culturale proiettata nel futuro, ma che riconosce la sapiente stratificazione del passato.
Una visione del tutto consapevole, reale, vera, quella dell’uomo autentico che insegue le sue certezze esistenziali, come una vite il suo filare, comunione epidermica in una sintesi eroica che si consuma nell’apparente innocenza di quelle radici di sangue necessarie al ciclico esistere di tutte le cose. Infine l’agnizione assoluta, la revelatio dopo la dormitio gestatoria nella TERRA: la consapevolezza dell’uomo che evolve dalla terra e si identifica con essa.
E come la parabola di una radice ombelicale può raccontarci la storia della vita che si attacca alla roccia, TERRA può essere quella voragine in cui il mostruoso diventa meraviglioso. È disarmante, perché è semplice… essenziale.
Francesco Bondì
Giacomo Lanzarone è nato a Menfi nel 1983. Ha studiato in Emilia Romagna conseguendo la Laurea in Informatica. Dopo alcune esperienze professionali in Ferrari e Maserati, nel 2017 è emigrato nella sedicente Padania.
Da alcuni anni si è specializzato come tecnico ERP Infor LN. Oggi si occupa anche di Business Intelligence, con l’ausilio di Infor Dynamic Enterprise Performance Management (Infor d/EPM).
Determinato, sportivo, amante della buona cucina e dei piaceri della vita. Ama viaggiare, allargare i suoi orizzonti e scoprire nuove culture.