Rosario Loria presenta a Menfi, presso Palazzo Planeta, domenica 23 giugno 2013 alle ore 18, accanto la Chiesa di Santo Rocco, con i relatori, Nina Barbera Palmeri, professoressa Lucia Mazzara, narratrice e poetessa, il professore Vito Raia, la Divina Commedia, tradotta in Siciliano strutturato, con l’alfabeto a trentasei lettere, arricchito dalle tredici doppie.
E’ la prima volta nella storia letteraria siciliana, che un tale alfabeto viene applicato ad un’opera, sia pure di traduzione, così importante, nell’interezza dei suoi cento Canti, in tre volumi, in edizione di lusso. Ed è la prima volta che queste regole che canalizzano il nostro dialetto, elevandolo al ruolo di Lingua siciliana, con questo sistema, consentono di attuare una lettura vocativamente fonetica, uscendo dalla lettura immagino-interpretativa corrente.
Un’opera unica, perchè strettamente imparentata con la lingua italiana, la quale ha molti settori impiantati sul dialetto del trecento che si parlava tra le tre provincie di Palermo, Trapani ed Agrigento, e precisamente nell’interland, ove i paesini, inappetibili agli invasori e ai predoni, dal punto di vista del saccheggio, hanno mantenuto intatte le tracce storiche di questo straordinario idioma latineggiante.
Giacomo Lanzarone è nato a Menfi nel 1983. Ha studiato in Emilia Romagna conseguendo la Laurea in Informatica. Dopo alcune esperienze professionali in Ferrari e Maserati, nel 2017 è emigrato nella sedicente Padania.
Da alcuni anni si è specializzato come tecnico ERP Infor LN. Oggi si occupa anche di Business Intelligence, con l’ausilio di Infor Dynamic Enterprise Performance Management (Infor d/EPM).
Determinato, sportivo, amante della buona cucina e dei piaceri della vita. Ama viaggiare, allargare i suoi orizzonti e scoprire nuove culture.