Last updated on Marzo 21st, 2013 at 08:42 am
Le «cene» tradizione diffusa. La festa di San Giuseppe tra gli artistici pani di Salemi e le processioni. A Salemi saranno visitabili fino al 24 marzo, si potranno ammirare esposizioni di prodotti artigianali e mostre d’arte.
Tra le «vanedde» e i cortili del centro storico fervono i preparativi. La festa arriverà questo fine settimana. Festa religiosa in onore del santo falegname, del padre putativo di Cristo, che affonda però le sue radici nelle celebrazioni pagane legate al culto prima di Demetra e poi di Cerere, divinità delle messi, che in Trinacria, per secoli granaio d’Europa, furono particolarmente venerate.
Festa di primavera (si celebra il 19 marzo), ma anche festa che rende onore ad un mondo arcaico, ormai quasi scomparso: quello contadino, con la sua ritualità simbolica e propiziatoria. Non è quindi difficile riscontrare nella forma del voto mirante ad ottenere una grazia, la pagana invocazione alla madre delle messi affinché l’imminente raccolto sia abbondante. Festa pagana, certo. Ma è con l’avvento del Cristianesimo, intorno al IV secolo, che il rito assume l’iconografia attuale: pani riccamente lavorati a forma di fiori, di frutta, di ortaggi, che fanno capolino fra i festoni di foglie d’alloro e di bosso e fra le arance e i limoni che adornano gli altari.
Le «cene» di san Giuseppe, diffuse in tutto il Belice, a Salemi raggiungono vette ineguagliabili. Quest’anno saranno visitabili fino al 24 marzo. Nove giorni nel corso dei quali si potranno ammirare anche esposizioni di prodotti artigianali e mostre d’arte e sarà possibile degustare i prodotti tipici del territorio. Tra le iniziative collaterali infatti c’è anche la mostra-esposizione delle tipicità del luogo nel chiostro di Sant’Agostino, dal 16 al 19 marzo, con degustazione di dolci locali a cura della Coldiretti. Per quanto concerne le «cene», quelle principali saranno allestite alla chiesa di San Giuseppe, a cura dall’associazione «Sicilia Bedda», per conto del Comune (qui il 19, alle 12, si svolgerà il tradizionale «invito» dei santi); all’ex convento di Sant’Antonino, preparata dalla Caritas; alla sacrestia dell’ex chiesa Madre, a cura della Pro Loco. A queste si aggiungono quelle montate dall’associazione «Emidance», in via Cosenza, e dall’associazione «Ada», in via Enrico Fermi.
Anche Dattilo festeggerà il suo patrono San Giuseppe con la XXIV edizione dell'”Ammitu di S. Giuseppe”. I festeggiamenti, organizzati dall’associazione Pro Dattilo, si apriranno domenica, alle 16, con “In cerca di risettu”, una processione raffigurante la fuga in Egitto della Sacra Famiglia, mentre alle 16,30 nella piazza T. Lungaro, avrà luogo la rappresentazione della cena di San Giuseppe. Per l’occasione, l’altare sarà addobbato con i caratteristici pani. Lunedì alle 20,30 è, invece, prevista una concelebrazione eucaristica, seguita dalla tradizionale “vampata”. Martedì sarà la volta della S. Messa alle 17 e della processione del Santo per le vie di Dattilo. Il simulacro sarà portato a spalla dal ceto dei Macellai e sarà accompagnato dalla banda di Valderice. Novità di quest’anno “gli artigiani in piazza”. “Nella piazzetta Lungaro – spiega Nadia Ingrassia, presidente dell’associazione – saranno esposte opere dell’artigianato locale. L’idea è di richiamare l’operosità della figura di S. Giuseppe”.
A Gibellina grazie al contributo dell’Unione dei comuni del Belice, che ha stanziato 7.500 euro il Comune ha destinato 4.200 euro per la realizzazione dell’altare al Centro diurno per anziani e 2.500 euro per l’acquisto del pane che sarà ripartito equamente tra le 5 associazioni che hanno realizzato gli altari. Il resto servirà per il materiale promozionale.
Infine a Mazara pani votivi di tutte le forme che prima di essere consumati vengono benedetti. E poi gli altari allestiti secondo le tradizioni locali: o solamente con alloro e pani oppure con coperte, drappi e ori. La festa di San Giuseppe entra nel vivo in tutti i paesi della Diocesi, con iniziative che continueranno sino a martedì, giorno della festività. Sono già visitabili nove altari in città: chiesa di San Giuseppe; Oratorio del Ss. Sacramento; Congregazione dei presbiteri; via Itria, 14; via XX Settembre, 9; via Porta Palermo, 35; via del turco, 8; via Rua della Giudecca, 4; chiesa di Santa Maria di Gesù. Da lunedì prenderanno il via le manifestazioni: martedì alle 19,15 è in programma la processione a cura della compagnia di San Giuseppe dei falegnami, con la partecipazione dei fanciulli delle scuole raffiguranti “Le Vergini e i Santi” e alle 20 la benedizione e distribuzione dei pani. Vincenzo Di Stefano. Bonsignore e Vella lasicilia
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