A poco più di un mese dall’appuntamento elettorale la partita è più che mai aperta. Soprattutto al Senato si giocherà al fotofinish, tanto più che si ha la certezza che il fronte del Nord, costituito da Lega e PDL si presenterà unito. Sicilia, Lombardia, Campania, Veneto saranno al centro della partita.
La situazione più chiara si presenta alla Camera. Tenuto conto che il sistema elettorale vigente con il 35% dei voti si ottiene la maggioranza assoluta dei seggi. Pd e Sel rappresentano l’unica coalizione che può raggiungere quella soglia. Ipotizzo tre scenari possibili: Pd e Sel vincono in 13 regioni ottenendo il premio di maggioranza. In Sicilia, Campania Veneto e Lombardia la partita è invece aperta.
Primo scenario: Pd e Sel ottengono la maggioranza assoluta dei seggi, conquistando anche le regioni in bilico, in quel caso i seggi della lista Monti non risultano utili;
Secondo scenario: PD e Sel hanno bisogno di Monti per avere la maggioranza, l’ex premier e quindi l’area centrista diventano decisivi per governare.
Terzo scenario: la lista Monti non supera la soglia dell’8% per costituire la maggioranza al Pd serve l’appoggio di Berlusconi o di Grillo. In questo caso è evidente che si aprirebbe la strada per un ritorno alle urne con tutto quello che ne consegue.
Insomma nel caso del secondo e terzo scenario la differenza la fa la lista Monti: se il professore supera la soglia dell’8% è evidente che Berlusconi non ha alcuna possibilità di essere decisivo. Ma, così come nella matematica, anche in politica ci sono i paradossi. Monti dovrà infatti tifare anche per Berlusconi. Nel senso che, non potendo vincere in nessuna Regione, per impedire a Bersani di fare il pieno al Senato in tutte le Regioni, il professore deve sperare che il Cavaliere possa aggiundicarsi Lombardia, Veneto e Sicilia per, come detto, avere un ruolo politico determinante.
L’alleanza di Lombardo e di Miccichè con il Pdl riportano la Sicilia a un asse “tradizionale” di centro destra, che fa pensare che la partita nell’isola possa volgere a favore del Cavaliere. Ma con quale auspici per i siciliani? Quest’alleanza sudista riuscirà a contrastare la corazzata nordica di Maroni? E se, invece, si verifica una svolta come quella delle ultime regionali (con Crocetta Presidente della Regione Siciliana) ?!?
Chissà …. sinceramente oggi non sò se preoccuparmi più di certe alleanze o di quel rumore assordante che è il silenzio… sì, proprio quel silenzio che lascia l’amaro in bocca a molti di noi ogniqualvolta la dura realtà allontana i buoni propositi delle campagne elettorali. Promesse…. tante belle promesse usate spesso per ricoprire di slogan accattivanti i vari manifesti elettorali che poi, ahimè, si staccan via alle prime piogge. Ma in Sicilia, quanto ancora deve piovere ?!?
Giacomo Lanzarone è nato a Menfi nel 1983. Ha studiato in Emilia Romagna conseguendo la Laurea in Informatica. Dopo alcune esperienze professionali in Ferrari e Maserati, nel 2017 è emigrato nella sedicente Padania.
Da alcuni anni si è specializzato come tecnico ERP Infor LN. Oggi si occupa anche di Business Intelligence, con l’ausilio di Infor Dynamic Enterprise Performance Management (Infor d/EPM).
Determinato, sportivo, amante della buona cucina e dei piaceri della vita. Ama viaggiare, allargare i suoi orizzonti e scoprire nuove culture.