Riceviamo e pubblichiamo.
Il sindaco di Menfi, Michele Botta, sarà uno dei candidati siciliani nella lista Udc alla Camera. Contraddistintosi, fra l’altro, per la battaglia in prima linea in difesa dell’acqua pubblica, ha siglato – da primo firmatario – il ddl di ripubblicizzazione del servizio idrico all’Ars e, alla guida della sua Amministrazione ha ottenuto 20 milioni di euro in progetti finanziati da fondi europei e statali.
«Sono candidato alla Camera per rappresentare degnamente i conterranei di un territorio splendido come il nostro, che per troppi anni è stato dimenticato da tanti, da tutti» ha detto Botta, in prima linea da anni anche per la valorizzazione e difesa del Belice, dallo sviluppo alla ricostruzione incompleta dopo il terremoto del 1968.
Botta – la cui candidatura in vista delle elezioni nazionali del 24 e 25 febbraio indica come il partito di Casini e Firetto punti sulla personalità del medico di Menfi – ha firmato il codice etico predisposto dalla Commissione antimafia e ha presentato il certificato dei carichi pendenti e il casellario giudiziale. «Trasparenza e legalità vanno di pari passo – ha aggiunto l’esponente Udc -. E io, da sindaco di Menfi, ho sempre messo online tutte le spese del Comune, comprese le fatture e ho sempre e da subito indirizzato ogni atto all’Urega come organo di controllo dei bandi e degli appalti pubblici».
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