Aspettando Monti, le forze politiche che tifano per una sua candidatura alla presidenza del Consiglio – Udc, Fli, la fondazione ItaliaFutura – cominciano già a predisporre strategie e candidature in vista della consultazione per eleggere Camera e Senato.
Lo Scudo crociato siciliano, intanto, ha accolto tra le sue file il deputato regionale D’Agostino e il senatore Pistorio, entrambi ex-Mpa come Leanza, che aveva deciso di aderire all’Udc, mentre Lombardo era ancora presidente della Regione.
Aspettando Monti, si cominciano a fare anche i primi calcoli. Pertanto, per superare lo sbarramento dell’8% per il Senato sarà presentata una lista unica. Ma non si esclude che ciò possa avvenire anche per la Camera. «Stiamo valutando», si limita a dire il segretario dell’Udc, D’Alia, nell’attesa di capire quali siano le reali intenzioni di Monti: non si candiderà, essendo già senatore a vita, ma potrebbe essere indicato come premier dalla coalizione.
Nel caso in cui Monti dovesse farsi da parte, la candidatura più probabile sembra quella del capo dell’Udc, Casini. Secondo Pistorio, l’adesione all’Udc è vero e proprio ritorno a casa. Perché? «Cambia il mondo, credo che occorra organizzare un’area che eviti al Paese di sbandare nel populismo di Berlusconi e che scongiuri il fatto che il Pd venga condizionato dalla sinistra radicale. Dal 2008 l’Udc ha sempre fatto scelte rischiose e rigorose, andando da sola e sostenendo Monti. In Sicilia c’è la possibilità di costruire il partito più forte dell’Isola, ma la stessa possibilità c’è anche in Italia. Si chiude un anno, una legislatura e anche una stagione politica. Abbiamo sperimentato, nell’esperienza autonomista, la frustrazione di non essere presi in considerazione a livello nazionale».
Un giudizio tombale sull’esperienza vissuta nell’Mpa e poi come segretario del Partito dei siciliani che ha sempre avuto il suo baricentro nel capoluogo etneo. «A Catania – ha aggiunto Pistorio – abbiamo fatto la scelta di stare tutti insieme, a cominciare da Leanza. Una scelta del segretario dell’Udc, D’Alia, che è riuscito a costruire un partito aperto, molto diverso dal passato, pronto a nuove sfide. Le elezioni politiche saranno un banco di prova molto importante. Io sono sempre stato impegnato a costruire alleanze, in particolare con l’Udc. Sono stato contrario all’ultima rottura, dopo quella del 2005». Lillo Miceli Lasicilia
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