Nell’Isola sono migliaia le assunzioni a tempo indeterminato effettuate da aziende private tramite gli incentivi della legge 407 del ‘90 (sgravio contributivo totale per tre anni), comprese le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti part-time o a tempo determinato o le stabilizzazioni di cococo, perchè chi non percepiva un reddito annuo superiore agli 8.000 euro lordi (lavoro dipendente) o a 4.500 euro (lavoro autonomo) era considerato «disoccupato» dal decreto legislativo 181 del 2000.
Ma la «legge Fornero» dal 18 luglio scorso ha abolito questi criteri di disoccupazione e ha demandato alle Regioni il compito di regolare lo «stato di disoccupazione» con criteri adatti alle proprie specificità.
La Regione siciliana non l’ha ancora fatto. Lo scorso 20 luglio ha annunciato un nuovo decreto assessoriale e ha specificato che, nelle more, si applicano i vecchi criteri. Ma il ministero ha avvertito: se la Regione non provvederà entro gennaio, sarà Roma a decidere i criteri.
Se si baserà sui parametri di Bolzano, dove la legge 407 ha poco appeal, rischiano il blocco tutte le future assunzioni con incentivi.
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