Il commissariamento della Sicilia? Può sembrare una provocazione politica ma putroppo non lo è. Le analisi dei dati forniti dal “23° Report Sud”, realizzato dal Diste Consulting per la Fondazione Curella di Palermo, riportano scenari allarmanti più che pessimistici.
Lo studio ha evidenziato lo stato dell’economia del Sud nel primo semestre 2012 con alcune previsioni per il 2013. Prospettive negative per la totalità dei settori, ad eccezione dell’agricoltura (+2,5%) e del turismo (+5,2% nel numero dei pernottamenti). I peggiori risultati riguardano le costruzioni (-9,8% nel 2012 e un ulteriore flessione del 3,3% nel 2013), l’industria in senso stretto (-6,3%), i servizi (-2,4%) e soprattutto il mercato del lavoro (-1,1% di occupati).
Per il presidente della fondazione, Pietro Busetta, “i dati dimostrano come l’unica scelta per il Mezzogiorno sia l’emigrazione. I nostri giovani non hanno possibilità di trovare lavoro. Forse bisognerebbe commissariare le amministrazioni regionali più incapaci, tra cui la Sicilia, che è un esempio devastante per il Paese”.
Alessandro La Monica, presidente del Diste ha aggiunto “A 5 anni dallo scoppio della crisi il Mezzogiorno resta bloccato nel ciclo recessivo. La disoccupazione è cresciuta a dismisura raggiungendo il 47,4%. E i cosiddetti ‘neet’ (i giovani che non lavorano, non frequentano corsi e non cercano impiego) sono il 31,9%, una quota doppia rispetto al Centro-Nord”.
Alla presentazione del 23° Rapporto Sud della Fondazione Curella-Diste Consulting, era presente anche l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao che ha così commentato lo studio:
“La Sicilia ha vissuto per oltre un decennio al di sopra delle proprie possibilità”.
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